IN BREVE
La Value Chain LOW CARBON ECONOMY (LCE) promuove la transizione dell’economia regionale verso la riduzione della dipendenza da fonti fossili, lo sviluppo di una filiera industriale e di ricerca regionale su tutte le tecnologie correlate, la promozione di una progressiva decarbonizzazione e il contenimento dell’impatto sull’ambiente, preservando, al contempo, la competitività del tessuto economico regionale e la vocazione all’innovazione tecnologica nel settore energetico. Si vuole, infine, favorire lo sviluppo di un sistema di istruzione, a diversi ordini e gradi, di personale con le competenze richieste dalle aziende, qualora non già esistenti e di formazione continua per il personale già operante.
OBIETTIVI STRATEGICI
1. Sviluppo della filiera dei biofuels, degli e-fuels e dell’idrogeno
Comprende lo sviluppo e l’ottimizzazione dei processi di upgrading del biogas, dei sistemi per la produzione e la distribuzione di combustibili alternativi, della componentistica per il trattamento di miscele di gas contenenti CH4, CO2, H2. I temi di interesse includono l’elettrolisi per la produzione di idrogeno, lo sviluppo di tecnologie per all’ottimizzazione dei processi di produzione di combustibili alternativi, come la metanazione o la sintesi del metanolo o dei jetfuels, a partire da H2 e CO2 o dalla gassificazione di biomassa residuale. Inoltre, la filiera comprende anche le tecnologie di produzione e stoccaggio dell’idrogeno e applicazioni con celle a combustibile o in cicli termodinamici avanzati.
2.Sviluppo della filiera dell’energy storage e delle reti energetiche intelligenti ed integrate
Comprende lo sviluppo di sistemi di storage energetico che permettano l’integrazione delle fonti rinnovabili non programmabili nelle reti energetiche. All’interno di questa filiera, si punta, inoltre, a sviluppare modelli e strumenti di progettazione monitoraggio e gestione ottimizzata delle reti energetiche complesse in ottica di smart energy networks, promuovendo il concetto di consumo-produzione a km zero, l’incremento degli smart readiness indicator (SRI) degli edifici e tecnologie interoperabili per smart cities. Rientra in quest’ottica anche lo sviluppo di modelli e metodi di ottimizzazione numerica avanzati per sistemi/reti energetiche complesse.
3. Sviluppo della filiera delle tecnologie di decarbonizzazione dell’industria
Si concentra sull’adozione e l’applicazione di tecnologie innovative per l’elettrificazione e l’incremento dell’efficienza energetica dell’industria. L’impiego di pompe di calore e/o di cicli ORC per il recupero di cascami termici o a supporto di schemi di processo innovativi, nonché lo sviluppo di nuove tecnologie per il recupero del calore disperso a bassa entalpia e l’ottimizzazione di sistemi cogenerativi multienergia sono tra gli scopi di questa filiera. Rientra, inoltre, in questo obiettivo strategico lo sviluppo e l’integrazione delle energie rinnovabili nel contesto regionale.
4. Sviluppo della filiera della Carbon Capture, Utilization e Storage (CCUS)
Comprende lo sviluppo e l’ottimizzazione di processi e tecnologie volte a un’efficiente cattura dell’anidride carbonica e alla sua conversione in combinazione con la disponibilità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e idrogeno verde. In particolare potranno essere trattati temi connessi al Power-to-X e alla mineralizzazione della CO2 in composti per l’edilizia. Un ulteriore obiettivo è lo studio di tecnologie a servizio delle filiere del trattamento dei gas.
5. Sviluppo di un sistema di ricerca e di preparazione dei tecnici necessari per le aziende
Si focalizza sulla creazione di un ecosistema della ricerca tecnologico-scientifica, che veda una stretta collaborazione tra i centri di ricerca, le università, il sistema scolastico superiore e le industrie al fine di produrre ricerca trasferibile al settore industriale e personale altamente qualificato nel solco del patto della Conoscenza e dei Saperi della Regione E-R.
